Digitalizzazione delle imprese: il caso studio Netflix

Quello di Netflix è uno dei casi più emblematici di come attraverso la digitalizzazione sia possibile trasformare anche completamente un modello di business.

Forse non tutti conoscono la storia di Netflix, piattaforma che negli ultimi anni si è imposta per la sua capacità di offrire, a prezzi abbastanza accessibili, una quantità incredibile di contenuti audiovisivi: film, serie tv, documentari e molto altro ancora.

Come ha fatto Netflix ad ottenere un successo a livello internazionale? Quali sono state le intuizioni ed i passaggi decisivi che hanno segnato la svolta dell’azienda? Continua a leggere l’articolo per scoprirlo.

Netflix: azienda e storia

Netflix nasce nel 1997 come azienda attiva nella vendita di DVD. In quegli anni, il mercato dei DVD era sicuramente in grande espansione, soprattutto perché rappresentava un primo importante tassello verso una fruizione sempre più personalizzata dei contenuti audiovisivi.

Nei primi dieci anni di attività, Netflix ha saputo imporsi in questo settore costruendo una catena logistica composta da più di 50 magazzini, necessari per organizzare la distribuzione alla clientela dei DVD. Sembrava, dunque, che l’azienda avesse trovato il proprio posizionamento e che nulla potesse scalfire un modello di business che, comunque, aveva prodotto ottimi risultati.

In realtà, già molto prima del grande cambiamento, Netflix aveva intuito il ruolo dei dati e il potere che una corretta analisi degli stessi avrebbe potuto generare. Addirittura, l’azienda diede vita ad un concorso, con in palio 1 milione di dollari per chi fosse riuscito a migliorare l’algoritmo che Netflix aveva creato.
Nel 2009 Netflix poteva contare su un portafoglio di oltre 100.000 DVD e più di 10 milioni di clienti. Avrebbe potuto semplicemente proseguire su questa strada. Così, però, non è stato e i risultati hanno dato ragione ai manager dell’azienda americana che si è dimostrata lungimirante ed ha avuto la capacità di intuire ciò che la diffusione sempre più massiccia del web avrebbe comportato.

I grandi cambiamenti degli ultimi anni

La logistica, che era stato uno dei cavalli di battaglia della prima parte della storia di Netflix, era ormai diventata una componente superflua all’interno della strategia commerciale aziendale. Non a caso, il primo grande cambiamento che l’azienda ha messo in atto è consistito nella chiusura dei magazzini.
Conseguentemente a questa decisione, nel 2007 l’azienda ha deciso di dare il via alla sua piattaforma di servizi in streaming. Dal Dvd, forse l’ultimo avamposto della tecnologia analogica, si passa ai contenuti in streaming, per i quali è richiesta semplicemente una buona connessione Internet ed un dispositivo per l’accesso alla piattaforma.

Nel primo decennio di attività digitale, Netflix poteva contare già su 100 milioni di clienti in tutto il mondo. Del resto, uno dei vantaggi connessi al nuovo percorso dell’azienda è stato, senz’altro, la possibilità di aggredire anche i mercati esteri.

Oggi, possiamo affermare senza timore di essere smentiti che Netflix rappresenti un’alternativa sempre più concreta all’intrattenimento in prima serata tradizionale. Tra l’altro, l’evoluzione tecnologica e lo sviluppo di Internet su un numero sempre più alto di dispositivi, hanno sicuramente giocato a favore di Netflix. Oggi, i contenuti trasmessi dal colosso statunitense possono essere trasmessi su computer, telefoni cellulari, tablet, smart tv, console per videogiochi e molti altri dispositivi.

La digitalizzazione di Netflix

Netflix ha incominciato a sperimentare lo streaming nel 2007, epoca in cui erano davvero poche le aziende che avevano deciso di scommettere su questa tecnologia. Ma un altro passo importante verso la massima digitalizzazione  d’impresa è arrivata nel 2010, anno di inizio della collaborazione con Amazon.
In particolare, Netflix ha scelto il servizio Amazon Web Services piuttosto che puntare su una soluzione interna. Pur consapevole del rischio di affidarsi ad un potenziale competitor, Netflix ha preferito che fosse Amazon ad occuparsi dell’infrastruttura dei data center, lasciando libero campo allo staff interno di concentrarsi sul miglioramento degli altri servizi, come ad esempio il customer care.

Infine, Netflix ha messo al centro del progetto gli algoritmi, senza però tralasciare il ruolo delle persone. Lo sviluppo dei prodotti, i miglioramenti del servizio e le decisioni rispetto al lancio di nuovi contenuti vengono assunte dallo staff di Netflix sulla base dei dati ottenuti dagli algoritmi.
Il successo ottenuto in passato non sempre rappresenta una garanzia anche per il futuro. Questo è, probabilmente, l’insegnamento più importante che possiamo trarre dalla storia di Netflix. Ogni settore dovrà fare i conti con un futuro sempre più digitale e solo chi saprà adattarsi e rimodellarsi a questo scenario potrà candidarsi a giocare un ruolo da protagonista nei mercati di riferimento.

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