Digital Trasformation: il caso studio McDonald’s sulla digitalizzazione

Tra le aziende più digital nel panorama internazionale non si può non menzionare McDonald’s. Parliamo di un’azienda che ha innovato profondamente il settore della ristorazione, attraverso un format replicabile che è stato, poi, utilizzato anche da altre imprese oggi competitors di McDonald’s.

In più di mezzo secolo di storia, il colosso statunitense ha saputo continuamente reinventarsi, adeguandosi ai nuovi scenari socioeconomici ma soprattutto adoperando strategie in grado di portare l’azienda al successo non soltanto negli States ma ovunque nel mondo.

Ripercorriamo i punti salienti della storia di McDonald’s e le strategie di trasformazione digitale e di marketing adoperate su scala globale.

McDonald’s: la storia di un colosso

McDonald’s è una catena statunitense di fast food, tra le più grandi e note a livello mondiale. La sede della McDonald’s Corporation si trova ad Oak Brook, nell’Illinois.

La storia di McDonald’s affonda le radici nel 1948, anno in cui i fratelli Dick e Mac McDonald aprirono il loro primo ristorante in California, specializzandosi nella vendita di hamburger. McDonald’s riuscì sin da subito ad acquisire successo e popolarità, grazie ad un format semplice ed efficace che consentiva ai due fratelli di produrre enormi quantità di cibo a prezzi bassi.

Bisogna considerare che all’epoca un hamburger costava circa 30 centesimi. Nel ristorante dei McDonald il prezzo era all’incirca la metà. Grazie al self-service, il ristorante era riuscito a ridurre enormemente i costi di gestione del personale.

Ray Kroc, l’uomo che aveva venduto gli elettrodomestici utilizzati dai due fratelli per avviare l’attività, seguì e studiò con grande attenzione la formula ristorativa di McDonald’s a tal punto da aprire nel 1955 il primo franchising a Des Plaines, nell’Illinois. In quello stesso anno, divenne l’unico proprietario dell’azienda McDonald’s Corporation. In circa dieci anni, in tutti gli Stati Uniti, aprirono più di 1.000 ristoranti a marchio McDonald’s.

Il successo inarrestabile del fast food americano poco alla volta ha travolto anche altri Paesi, dal Canada all’Europa. Nel 1988, McDonald’s poteva vantare a livello globale una catena di circa 10.000 ristoranti e più di 35.000 all’inizio del 21° secolo.

Le scelte di marketing e nel digital

Dal punto di vista del marketing, le prime importanti iniziative sono state lanciate nei primi anni Sessanta, con la definizione del nuovo logo (la famosissima “m” a doppio arco dorato) e la creazione della mascotte denominata Ronald McDonald.

McDonald’s ha guardato sempre con grande attenzione al mondo della pubblicità. Negli anni, l’azienda ha investito davvero tante risorse nelle attività pubblicitarie, adeguando il proprio budget in base anche all’evoluzione storica dei mezzi di comunicazione.

Potremmo dire che, forse, ancora oggi, l’azienda investe principalmente nella Tv senza tralasciare la radio, la stampa e i media online. Per attirare un numero sempre maggiore di clienti, McDonald periodicamente promuove delle offerte davvero allettanti come buoni sconto ed omaggi su determinati prodotti o sull’acquisto combinato di più pietanze.

È giusto, però, sottolineare anche il forte impegno dell’azienda anche in ambito Public Relations, attività finalizzata al rafforzamento del marchio, tutelandone la reputazione dagli attacchi mai troppo velati di chi la accusa di produrre cibo di scarsa qualità.

Sono da citare, in tal senso, le iniziative Ronald McDonald House Charities e McDonald’s Global Best of Green, nate per sostenere idee e progetti di sostenibilità ambientale.
Non di rado, McDonald’s promuove anche iniziative di direct marketing per attirare ulteriori segmenti di pubblico, come le aziende oppure le comunità e gli enti locali.

Come McDonald’s si è digitalizzata negli anni

Con l’impetuosa crescita della tecnologia digitale, anche McDonald’s è stata costretta a strutturare la propria presenza su Internet. Da diversi anni, l’azienda sta investendo tanto nell’intelligenza artificiale e nelle tecnologie di personalizzazione, in linea con quanto previsto dalla strategia di trasformazione digitale chiamata Velocity Growth Plan, lanciata nel 2017.

Dinnanzi ad una concorrenza che non smette di aumentare, McDonald’s ha compreso che solo migliorando le esperienze dei clienti sarà possibile continuare ad esercitare un ruolo dominante all’interno del business dei fast food. Non sorprende la scelta del colosso statunitense di acquisire la startup tecnologica Dynamic Yield. L’idea è di sfruttare la tecnologia basata sull’intelligenza artificiale per offrire menù personalizzati in tempo reale, in base alle preferenze dei singoli clienti e ad altri fattori, come ad esempio la fascia oraria.

McDonald’s è, dunque, fortemente proiettata al futuro, consapevole dell’enorme potere che il corretto utilizzo dei dati può assicurare nel medio-lungo periodo.

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